Che cos’è esattamente il coworking e quali vantaggi offre ai freelance ed alle aziende?
Sempre più persone si stanno ponendo queste domande, soprattutto quelle interessate alle opportunità che questi spazi possono offrire.
Il coworking è un nuovo stile lavorativo la cui origine risale al 2005 nella Baia di San Francisco.
Qui Brad Neuberg, ingegnere specializzato nel Machine Learning,
fondò il primo spazio appositamente dedicato ad esso con il nome
di “the Hat Factory”.
Coworking: una breve definizione
Per rispondere alla prima domanda posta dall’articolo ci viene in soccorso la definizione presente sulla versione italiana di Wikipedia, che recita:
“Il coworking è uno stile lavorativo che coinvolge la condivisione di un ambiente di lavoro mantenendo un’attività indipendente. A differenza del tipico ambiente d’ufficio, coloro che fanno coworking non sono in genere impiegati nella stessa organizzazione. Attrae tipicamente professionisti che lavorano a casa, liberi professionisti o persone
che viaggiano frequentemente e finiscono per lavorare in
relativo isolamento”.
Da queste parole possiamo capire come gli utilizzatori principali di questi spazi siano i liberi professionisti e i lavoratori sempre in viaggio che sono alla ricerca di una soluzione economica e che permetta loro di condividere un ambiente lavorativo opportunamente attrezzato evitando l’isolamento
e la solitudine.
In uno spazio di coworking, infatti, sono presenti tutti i servizi necessari a svolgere il proprio lavoro: postazioni su tavoli condivisi o scrivanie più riservate, connessione ad internet, aree relax dotate di tutti i comfort e sale riunioni in cui poter ricevere i propri clienti.
Il coworking può rivelarsi una soluzione vincente anche per le aziende, dato che in alcuni edifici sono presenti interi uffici affittabili per
i propri dipendenti.
I vantaggi del coworking
Dopo aver scoperto cos’è il coworking, andiamo a vedere quali sono i vantaggi che offre ai vari tipi di lavoratori.
Un primo beneficio del coworking riguarda l’aspetto economico: per un freelance è più conveniente affittare una postazione in una scrivania condivisa rispetto all’affitto di uno studio.
Per le aziende, invece, noleggiare un ufficio garantisce un notevole risparmio rispetto all’acquisto ed alla sistemazione di varie stanze
in un edificio.
La caratteristica principale di questi spazi, tuttavia, è il tipo di clima che si costruisce all’interno e il senso di comunità che si sviluppa e che costituiscono la vera essenza del coworking.
Chi lavora all’interno di un ambiente di questo genere, infatti, condivide una serie di valori quali l’importanza della collaborazione, il desiderio di scambiarsi delle idee ed il piacere di conoscersi l’un l’altro nonostante si provenga da ambiti lavorativi e mondi diversi.
Quest’atmosfera può ovviamente essere vissuta anche dai dipendenti di un’azienda durante i momenti di pausa nelle aree relax: l’esperienza lavorativa diventa quindi più piacevole e a trarne vantaggio è la salute mentale e la felicità dei lavoratori, oltre che la produttività.
Infine, il coworking è la soluzione ideale per tutti i professionisti (freelance e non) a cui non piace lavorare da soli e cercano un ambiente in cui poter interagire con qualcuno, anche solo per un caffè in compagnia.
E viste le trasformazioni delle routine lavorative causate dalla pandemia globale, chissà che questa non possa essere la giusta soluzione per tutte quelle persone che sono passate dalla vita d’ufficio allo smart working o al lavoro da remoto.